Risotto agli asparagi selvatici, fave e nero si seppia
Si inizia a sentire nell'aria il profumo di primavera e con essa si iniziano a vedere le prime erbe spontanee. Oggi vi parliamo di una di queste: gli asparagi selvatici.
Gli asparagi selvatici, chiamati sparago o detti anche sparasina, sono i germogli di una pianta nota con il nome di asparagina. Ciò che si raccoglie è la parte aerea della pianta, che si presenta sotto forma di un lungo stelo legnoso di colore verde chiaro o verde intenso, con sfumature violacee in prossimità della punta, detto turione.
La storia d'amore tra l'uomo e gli asparagi selvatici va avanti da molti secoli e sembra che i filosofi fossero appassionati di asparagi selvatici, da cui il nome botanico è Asparagus acutifolius. Anche Pellegrino Artusi nella sua pubblicazione La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene, riporta che già ai tempi di Plinio questa erba spontanea appartenente era molto apprezzata. Sembra che in passato gli asparagi selvatici prosperassero in particolare nelle zone acquitrinose.
Sono molto diffusi nell'Italia del Centro-Sud, ma comunque sono presenti quasi ovunque nella penisola, fatta eccezione per Piemonte, Valle d'Aosta e Trentino. Li possiamo trovare scandagliando i boschi e le vegetazioni spinose, da fine marzo a fino a fine giugno.
Oggi amici food rockers abbiamo pensato di usarli in un primo, nello specifico un risotto, accompagnati da fave fresche. Provate anche voi a fare in casa questa ricetta e fateci sapere il risultato del vostro risotto agli asparagi selvateci, fave e nero di seppia!
Ingredienti
- mazzetto di asparagi selvateci
- 30 bacelli di Fave fresce
- 10g di nero di seppia
- 280g di riso Acquerello
- 1 bicchiere litri di vino bianco
- 1l di acqua
- 1 scalogno
- 2 coste di sedano
- qb burro
- qb pecorino stagionato
- qb olio extravergine di oliva
- qb sale e pepe
Procedimento
Iniziamo la preparazione del risotto agli asparagi selvatici e fave dalla sbollitura delle verdure. In un pentolino portate a bollore l'acqua con un pizzico di sale e eventualmente un goccio di aceto.
Una volta a bollore sbollentate per un paio di minuti, prima le fave sgranate, poi le punte degli asparagi selvatici. Fateli raffreddare in acqua e ghiaccio.
Ora togliete i bacelli e mettete da parte le fave. In una pentola fate partire da freddo il brodo aggiungendo: acqua, i bacelli delle fave, il resto degli asparagi, il sedano e lo scalogno.
In una padella dai bordi alti iniziate a tostare il riso, anche senza l'aggiunta di grasso, poi sfumate con un bicchiere di vino bianco e iniziate a portare a conclusione la cottura del riso.
A 3/4 di cottura aggiungete qualche fava e delle punte di asparagi tagliuzzate. Portate a conclusione la cottura, lasciate stemperare leggeremente il riso e poi mantecate con qualche cubetto di burro e abbondante pecorino. Aggiustate di sale e pepe.
Mentre portate a cottura il riso, steperate in una ciotolina il nero di seppia con del brodo.
Ora non vi resta che impiattare il vostro risotto agli asparagi selvatici, fave e nero di seppia. Disponete il riso nel piatto, guarnite con delle fave e punte di asparagi, finite con delle gocce di nero di seppia. Una pepata e un filo di olio extravergine di oliva ad ultimare il piatto.
Servite ai vostri ospiti e godetevi queste primizie di primavera!
Consigli
☞ Volete dare un tocco più rock? Aggiungete della polvere di limone bruciato e piselli essiccati a guarnizione.
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