Sarde in Saor ricetta tradizionale
Percorrendo un viaggio on the road virtuale tra le regioni d'Italia, oggi ci fermiamo a Venezia e gustiamo assieme un antipasto davvero sfizioso della cucina veneziana: le sarde in saor.
Le possiamo assaporare tra un cicchetto e l'altro nei famosi bacari veneziani, il piatto consiste in una terrina di sarde fritte che vengono lasciate riposare per uno o due giorni sotto una salsa di cipolle cotte con aceto e come tradizione vuole accompagnate da pinoli e uvetta.
Il saor è infatti un antico metodo di conservazione dei mercanti navigatori. All'epoca, in mancanza di refrigerazione, era necessario conservare il pesce sulle navi per un tempo molto lungo. Cipolla e aceto con questa tecnica di preparazione consentivano di mantenere il pesce fritto commestibile per più giorni. Vi consigliamo infatti di gustare le sarde almeno dopo uno-due giorni di riposo.
Che cosa aspettate, andiamo a vedere insieme come preparare le sarde in saor, uno dei piatti poveri diventato con il tempo emblema di una cucina regionale del Veneto.
☞ Qui una versione alternativa delle sarde in saor, dal tocco rock!
💡 L'uvetta e i pinoli sono facoltativi, rappresentano il residuo di una cucina antica dove figuravano spesso insieme alle spezie come pepe, cannella, garofano e coriandolo.
Ingredienti
- 1kg sardine fresche
- 4 cipolle grosse bianche
- 1 bicchiere di aceto di vino bianco
- 1 bicchiere di vino bianco
- 30g pinoli tostati
- 40g uva passa
- qb olio d'oliva
- qb sale
Per friggere
- 1litro olio di semi di arachide
- qb farina o semola
Procedimento
Iniziamo la preparazione delle sarde in saor dal lavare e sbucciare le cipolle. Affettate finemente le cipolle cercando di ottenere lo stesso spessore.
Ponetele in una casseruola con un filo d'olio d'oliva e lasciatele imbiondire a fuoco basso. Versate poi l'aceto e il vino bianco e lasciate sfumare. Coprite e lasciate cuocere fino ad appassire le cipolle.
Aggiustate di sale e alla fine aggiungete i pinoli tostati e l'uva passa.
Nel frattempo pulite le sardine. Squamare le sarde con il dito sotto un filo d'acqua corrente. Pulitele aiutandovi con uno spelucchino o una forbice: eliminate la testa e le interiora.
Dedicatevi ora alla frittura. Scaldate l'olio e portatelo a 170-180°.
Passate le sardine nella farina o semola, infarinando per bene tutti i lati. Scuotetele bene per eliminare la farina in eccesso e tuffatele nell'olio caldo, giusto un paio di minuti.
Impiattate in una terrina formando degli strati, distribuite prima le sarde poi il saor, proseguendo sino a finire gli ingredienti. Infine versate il liquido rimasto del saor nella terrina. Fate riposare in frigo almeno 24 ore.
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Consigli
☞ Volete dare un tocco più rock? Servite con della polenta grigliata alla brace.
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